Agopuntura e profilassi dell’emicrania

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a cura di Maria Garbellini


L’emicrania è una patologia neurologica parossistica cronica, caratterizzata da cefalea di intensità da moderata ad intensa e sintomi sistemici e neurologici reversibili. È tra le patologie più diffuse al mondo, colpisce prevalentemente le donne, con la massima prevalenza tra i 35 e 39 anni e comporta un’importante compromissione della qualità di vita con inevitabili conseguenze a livello sociale ed economico.

La terapia dell’emicrania include sia il trattamento della fase acuta, sia il trattamento profilattico, volto a ridurre la frequenza delle recidive.

Tra i farmaci disponibili e più impiegati, in quanto dotati di un profilo più favorevole, si ricordano: i betabloccanti, il candesartan, la flunarizina, la tossina botulinica di tipo A, il valproato, il topiramato, il pizotifene e, in ultimo, gli anticorpi monoclonali anti-GCRP (peptide correlato al gene della calcitonina).

La terapia farmacologica, invero, spesso non consente un controllo ottimale del dolore emicranico ed è anche gravata da effetti collaterali che ne limitano l’impiego.

Negli ultimi decenni, in questo contesto, ha preso largo spazio il trattamento agopunturistico come valida alternativa non farmacologica per la profilassi dell’emicrania.

La review di Giovanardi et al ha incluso studi clinici controllati randomizzati pubblicati in lingua occidentale che mettessero a confronto ogni trattamento eseguito con l’infissione di aghi (con o senza stimolazione manuale o elettrica) in punti di agopuntura, punti dolorosi o trigger versus qualsiasi trattamento farmacologico, in pazienti di età superiore ai 18 anni, per la profilassi di emicrania cronica o episodica, con e senza aura. Sono stati selezionati in tutto 9 trial per un totale di 1.484 pazienti, con età media di 39,5 anni, con durata dell’emicrania media di 13,9 anni e numero medio di giorni di emicrania al mese pari a 13,3.

La qualità dell’evidenza è stata valutata secondo il sistema GRADE.

Gli outcome primari valutati sono stati:

  • il numero di giorni con emicrania in un mese
  • il tasso di risposta (riduzione > del 50% documentata sul diario della cefalea)
  • l’intensità del dolore riportata sul diario della cefalea
  • l’interruzione della terapia per qualsiasi ragione
  • l’interruzione della terapia per eventi avversi

Gli outcome secondari valutati:

  • la qualità della vita, rilevata tramite scale validate (SF 36, SF 12)
  • la frequenza degli attacchi mensili di emicrania
  • la disabilità relata all’emicrania e rilevata con scale validate (MIDAS score; Pain Disability Index)
  • l’utilizzo di un farmaco di soccorso
  • il numero di soggetti con almeno un evento avverso

Al fine di stabilire dei criteri standard per la valutazione della terapia agopunturistica, che permettessero la comparazione dei dati dei diversi studi presi in esame, è stato introdotto il concetto di dose adeguata di agopuntura, basato su tre parametri:

  • il numero di punti utilizzati ad ogni seduta
  • l’ottenimento del “de qi”
  • il numero di sedute per sessione

Sulla base di questi parametri si è poi introdotto il concetto di intensità del trattamento agopunturistico secondo i seguenti criteri: numero di sessioni (> 8 vs < 8), numero di punti trattati (> 10 vs < 10), l’ottenimento del de qi (sì vs no/non riportato).

L’agopuntura è stata valutata di bassa intensità quando veniva soddisfatto uno solo dei criteri, di media intensità se venivano soddisfatti due criteri, di alta intensità per tre criteri.

La durata media della terapia con agopuntura nei vari studi è stata di 11 settimane, l’agopuntura è stata definita di intensità elevata in 6 studi, media in uno studio e bassa in due studi.

La terapia farmacologica utilizzata per i gruppi controllo è stata: flunarizina in 3 studi, valproato in 2 studi, metoprololo in due studi, topiramato in uno studio e beta bloccanti o flunarizina o valproato in uno studio.

Risultati

L’agopuntura è risultata lievemente più efficace di qualsiasi trattamento profilattico farmacologico nel ridurre i giorni con emicrania al mese e nell’aumentare il tasso di risposta alla terapia; ha un effetto moderato nel ridurre l’intensità del dolore rispetto alla terapia farmacologica e si associa ad un’importante riduzione dell’interruzione della terapia per qualsiasi motivo e per eventi avversi, rispetto a quanto accade con la terapia farmacologica.

La qualità dell’evidenza per questi outcome primari è stata di grado moderato. I risultati sopra descritti sono stati confermati anche al follow up. L’analisi per sottogruppi non ha evidenziato importanti differenze tra i trattamenti agopunturistici di differente intensità.

La conclusione di questa interessante review è che, sulla scorta di un moderato grado di evidenza, si può affermare che la terapia con agopuntura per la profilassi dell’emicrania è lievemente superiore rispetto a quella farmacologica ed è anche molto più sicura.


Acupuncture vs. Pharmacological Prophylaxis of Migraine: A Systematic Review of Randomized Controlled Trials.
Carlo Maria Giovanardi, Michela Cinquini, Marco Aguggia, Gianni Allais, Manuela Campesato, Sabina Cevoli, Fabio Gentili, Annunzio Matrà, Silvia Minozzi.
Front Neurol. 2020 Dec 15;11:576272. | doi: 10.3389/fneur.2020.576272 | eCollection 2020.